Una piena sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo. Quanto più è curata, tanto più si evitano infortuni, malattie professionali croniche, disabilità e quindi in ultima analisi costi prima in capo alle aziende ma poi anche su tutto il sistema sanitario. Ci sono poi delle precise responsabilità penali per il mancano rispetto delle disposizioni contenute nella normativa italiana, il cui riferimento è il D. Lgs. 81 2008, Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.

Avere contezza dei rischi e dei pericoli resta in capo al datore di lavoro, ma sempre più dipendenti e collaboratori vengono coinvolti nella gestione dei rischi, in modo consapevole mediante una formazione sempre più ampia e mirata e con aggiornamenti frequenti. Tutti devono avere coscienza di come comportarsi.

C’è invero ancora molto da fare per ridurre al minimo i rischi sul lavoro. Il numero di infortuni in Italia oscilla intorno ai 600 mila l’anno secondo le rilevazioni dell’Istat (dati 2018). I settori che ne riscontrano in maggior numero sono manifattura, costruzioni, commercio, trasporto e magazzinaggio e sanità. Di questi circa 1200 sono risultati mortali: i settori più colpiti costruzioni e trasporto. Quasi 60 mila le malattie professionali. Di queste larga parte si deve ancora all’amianto: la fibra è vietata da tanto tempo e infatti le persone colpite da una malattia professionale del tipo silicosi-asbestosi sono di età superiore ai cinquanta.

Ogni attività o produzione necessita di un’analisi dettagliata dei pericoli ai quali potrebbero essere esposti i lavoratori e da cui poi sviluppare delle strategie per limitarli o eliminarli del tutto. Occorre valutare se c’è un’esposizione a campi elettromagnetici, se il personale entra in contatto con agenti cancerogeni (amianto, con circa 1400 casi), mutageni o biologici o con radiazioni ottiche artificiali, se l’aria è salubre. Occorre valutare eventuali sorgenti di rumore e rilevarne i livelli, e occorre valutare e misurare le vibrazioni mediante idonea strumentazione.

Da qui anche la possibilità di rivedere o riprogettare da determinati macchinari o impianti ad un intero ciclo produttivo. Su questo e non solo lo Studio SISMA ENGINEERING offre una consulenza completa per un pieno controllo dei rischi sul posto di lavoro. È in grado di assistere le imprese nella redazione del Piano di emergenza e di evacuazione. Vista anche la grande incidenza di infortuni, c’è un’attenzione particolare anche ai cantieri sia prima sia durante: dal piano di sicurezza e coordinamento dei cantieri fino al controllo durante l’esecuzione dei lavori.

Nel recente passato SISMA ENGINEERING ha svolto queste attività per due edifici scolastici del Comune di Prato: le due scuole primarie Lippi e Marcocci (2016 – 2017) durante le fasi di riqualificazione energetica delle strutture edilizie.

La sicurezza in cantiere: il ruolo del Coordinatore