L’inquinamento acustico è un pericolo reale per la salute. Il rumore disturba il sonno, la concentrazione sul lavoro, a maggior ragione in tempi di crescente ricorso allo smart working, spezza la concentrazione. E alla lunga produce danni verificabili. Esso può provenire da impianti industriali, traffico, cantieri, attività commerciali aperte al pubblico oppure dai vicini confinanti. Per prevenire i danni dal rumore eccessivo o continuativo il legislatore ha previsto limiti precisi. Si tratta dei famosi 3 dB.
Per quanto definito, l’applicazione del limite dei 3 dB, tuttavia, è da sempre oggetto di contenzioso. Non stupiscano i frequenti pronunciamenti della Corte. Molto spesso, per esempio, capitava che, sebbene si fosse di fronte a un rumore insopportabile, non si potesse veder accolta la propria istanza perché esso non superava il citato limite. La sentenza n.2757 del 6/02/2020 della Suprema Corte ha ribaltato questo orientamento stabilendo che il rumore prodotto dagli ospiti di un pub, seppur sotto i limiti di legge, era comunque da ridurre.
Lo sviluppo normativo e la rinnovata attenzione al problema spingono anche le pubbliche amministrazioni a investire sul contenimento del rumore. Da segnalare per esempio il caso del Comune di Prato con il suo Piano del Rumore realizzato dallo Studio SISMA Engineering.
In ogni caso, sia per perizie, sia per approntare interventi di mitigazione (anche per strutture ad uso pubblico), è importante rivolgersi a uno studio specializzato, come SISMA Engineering, per analizzare e valutare le emissioni sonore. Il rumore solo di rado è costante, come nel caso di impianti o macchinari, ma è discontinuo e/o subitaneo. Proprio per questo occorre misurare accuratamente registrandone i picchi e gli andamenti nel periodo.
Per saperne di più sul tema
Quando il rumore è insopportabile: controversie e perizie di parte – Sisma Engineering
L’inquinamento acustico. Come possiamo ridurlo? – Sisma Engineering
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