Il perfetto microclima interno per un’esperienza di soggiorno

Rigenerarsi dopo una giornata di cultura, di svago o di lavoro è indispensabile per vivere al meglio l’esperienza di un viaggio, soprattutto adesso che si è tornati a spostarsi su lunghe distanze riscoprendo la bellezza del conoscere altri luoghi. Per essere pronti al giorno successivo c’è bisogno del miglior microclima interno. In estate al fresco per riprendersi dalla calura e più caldo e accogliente d’inverno.

Oggi più che mai un’esperienza piacevole, da raccontare e condividere, permette di emergere e posizionarsi sul mercato rispetto a una concorrenza sempre più serrata. Non c’è niente di peggio che trovare una stanza troppo calda o troppo fredda, troppo secca o troppo umida oppure con il climatizzatore che produce un fastidioso rumore o ancora un rumore prodotto nelle stanze accanto ma che si propaga.

Una corretta progettazione

Ci sono però degli altri aspetti da considerare per ottenere i risultati attesi e far vivere ai propri ospiti un’esperienza rigenerante. Ogni impianto di climatizzazione ha un consumo energetico e l’impatto ambientale è dunque elevato. Ugualmente gli impianti, quando attivi e soprattutto per un lungo periodo, possono produrre altre esternalità negative come il rumore, che può infastidire gli ospiti e i vicini. Anche per questo la progettazione di questi impianti, che non si limitano alle sole stanze ma a tutte le aree comuni delle strutture ricettive, richiede particolare cura e una regolare manutenzione.

Il nodo del rumore

Un punto sul quale occorre soffermarsi è quello del rumore, che, come abbiamo detto più volte, incide negativamente sulla persona e sicuramente peggiora sensibilmente l’esperienza di soggiorno. Ogni impianto aeraulico produce rumore. Esso deve essere compensato e ridotto e sicuramente prevenuto con una progettazione lineare degli impianti che riduca il rumore aeraulico. L’impianto dev’essere progettato in modo che il percorso dell’aria sia lineare evitando o riducendo rallentamenti, strozzature, turbolenze, bisogna bilanciare la portata, inserire dei silenziatori nei punti evidenziati come potenzialmente critici o successivamente oppure delle alette deflettrici che accompagnino il movimento dell’aria.