Ogni mercoledì, per quattro settimane si parlerà nello specifico del progetto Involucro Stile 21. Oggi si tratterà delle misure in laboratorio e caratteristiche dei componenti.

Dalla qualità dell’isolamento e dell’aria fino al comfort acustico. Una analisi completa del benessere percepito dagli occupanti di alcuni edifici del Consorzio Stile 21. Questo è stato il progetto Involucro Stile 21 realizzato da SISMA Engineering.

Dopo l’esordio dedicato alle analisi termografiche ed acustiche, è il turno di approfondire le misurazioni svolte da SISMA ENGINEERING nel progetto Involucro Stile 21. Misurazioni in laboratorio che hanno permesso di evidenziare le caratteristiche dei componenti.

Misure in laboratorio e caratteristiche dei componenti

La caratterizzazione dei componenti da utilizzare nella composizione dell’involucro è stata condotta in due modi. In primo luogo attraverso alcune prove per determinare la permeabilità al vapore acqueo di una serie di pannelli diffusamente utilizzati nell’ambito dell’edilizia e normalmente impiegati come isolanti termo-acustici presso il laboratorio del CNR IVALSA. Dunque mediante valori certificati presso laboratori accreditati e distribuiti dagli stessi produttori dei materiali impiegati all’interno delle partizioni edilizie oggetto di studio per quanto riguarda i valori di conducibilità termica, rigidità dinamica nonché di calore specifico.

I risultati delle prove di laboratorio eseguite hanno evidenziato che esistono delle differenze tra i prodotti considerati. Più nel dettaglio, la lana di roccia ed i prodotti in fibra di legno presentano valori della permeabilità confrontabili tra loro e direttamente legati alla massa volumica del materiale. I prodotti in fibra di legno mineralizzata presentano valori della permeabilità di poco più elevati a fronte di valori della massa volumica notevolmente più alti. I prodotti a minore traspirabilità sono quelli in cartongesso ed in gesso-fibra, però con delle differenze sostanziali tra essi. Il cartongesso ha un fattore di resistenza alla diffusione del vapore che è compreso tra 2 e 6 volte circa quello dei prodotti in fibra di legno (inclusa la fibra mineralizzata) o in lana di roccia, cosa questa che gli consente di arrivare a valori dello spessore d’aria equivalente, SD, confrontabili con quello dei pannelli in fibra di legno a maggiore compattezza, grazie al minore spessore del pannello.

I valori dei parametri ricavati dai test effettuati sono stati fondamentali per la caratterizzazione del comportamento dei materiali isolanti per la valutazione della formazione della condensa interstiziale all’interno delle strutture edilizie. Hanno inoltre evidenziato differenze tra i valori certificati ed i corrispondenti valori messi a disposizione dalle ditte produttrici dei materiali. Da qui la necessità di disporre di dati di input che siano ricavati per i vari materiali all’interno della stessa struttura e che garantiscano la ripetibilità delle prove in termini di strumentazione e personale.

Nella prossima puntata tratteremo della modellazione dei dati emersi.