I vecchi pneumatici e il vecchio asfalto danno vita a una combinazione efficace nella riduzione del rumore.

Quanti pneumatici sfregano ogni giorno sulle strade producendo rumore? Una risposta ecologica e sostenibile contro l’inquinamento acustico nelle città d’Europa. Come abbiamo spiegato nel nostro ultimo intervento, le città europee devono affrontare, quanto prima, un problema sempre più pressante: quello del rumore prodotto dal traffico stradale. Esso presenta pesanti ricadute sulla salute delle comunità umane e sull’ambiente, sempre più penalizzato dall’antropizzazione del territorio. Stanti gli alti costi, allo studio ci sono tante soluzioni elaborate per contenere il problema e tentare di risolverlo. Uno dei primi ambiti di intervento è l’asfalto. Negli anni è aumentato il ricorso ad asfalti frutto di una miscela tra bitume e polimeri che, pur con alti costi, garantiscono ottimi riscontri.

Perché l’asfalto fonoassorbente funziona:

  1. L’aggiunta dei polimeri aumenta la porosità del conglomerato garantendo una maggior resa nell’assorbire acqua e vibrazioni sonore.
  2. Essendo più poroso favorisce lo scorrimento dell’acqua ai bordi e limita il pericoloso effetto aquaplaning (ciò implica anche una maggiore manutenzione);
  3. La durata di questa tipologia di asfalto è maggiore rispetto a uno tradizionale.

Dall’auto…all’asfalto

Una delle contromisure che si stanno affermano e che abbiamo apprezzato di più è un asfalto innovativo e al tempo stesso estremamente sostenibile. Esso nasce dal polverino di gomma riciclata e il fresato d’asfalto per creare un asfalto fonoassorbente, per altro molto più duraturo e resistente rispetto all’asfalto normale, che garantisce la riduzione delle emissioni e delle vibrazioni. Vecchie componenti di automobili e strade trovano una nuova vita per abbattere il rumore prodotto dalle auto attualmente in circolazione con ricadute benefiche generali.

Si tratta del progetto Life Nereide promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa e che vanta come partner la Regione Toscana, Arpat – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, il Centro di ricerca belga BRRC, IDASC-CNR ed Ecopneus. Queste pavimentazioni altamente innovative, che consentono di ridurre il rumore fino a 5db, sono state sperimentate in diverse strade della Toscana mostrando buoni rendimenti. I risultati verranno monitorati nel prosieguo e se i primi segnali incoraggianti verranno confermati la soluzione potrà essere sperimentata anche altrove.

Mappatura Acustica Strategica, il caso di Prato – Sisma Engineering

Oltre ad un asfalto silenzioso anche dei veicoli meno impattanti. È il caso del progetto Life E-Via che prevede il ricorso a veicoli elettrici che già di per sé limitano le emissioni sonore oltre a quelle di Co2.