Il Comune di Prato ha realizzato la Mappatura Acustica Strategica in collaborazione con lo Studio SISMA Engineering.
Traffico su gomma, presenza di complessi produttivi e industriali: sono queste le principali cause dell’inquinamento acustico che è a tutti gli effetti un fattore peggiorativo per la qualità della vita. Da qui lo sforzo da parte delle amministrazioni ad attuare precisi piani di abbattimento. Una pietra miliare in tal senso è il Decreto Legislativo 194/2005 che, recependo la direttiva europea 2002/49/CE, prevede per gli agglomerati urbani con 100.000 e 250.000 abitanti l’obbligo di redigere e presentare la Mappatura Acustica Strategica ed il Piano d’azione per l’abbattimento del rumore ambientale.
La Mappatura Acustica Strategica è uno strumento essenziale per i Comuni perché permette di mettere in luce le zone maggiormente esposte alle varie sorgenti di rumorosità e anche al rumore nel complesso pianificando di conseguenza tutti gli interventi necessari a ridurre l’inquinamento acustico. Solo così è possibile conciliare le esigenze del lavoro con quelle del benessere collettivo. Occorre ricordare che, oltre ai Comuni, anche gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto con assi stradali su cui transitano più di 3.000.000 di veicoli all’anno, gli assi ferroviari su cui transitano più di 60.000 convogli all’anno e gli aeroporti principali sono tenuti alla redazione della mappatura.
La Mappatura nel Comune di Prato
Nel Comune di Prato la Mappatura Acustica Strategica è stata realizzata in collaborazione lo studio SISMA Engineering. Lo studio SISMA è stato chiamato ad effettuare delle misurazioni acustiche in campo con successiva modellazione acustica tramite il software Sound Plan 8.0. A questo è seguita la redazione di specifiche cartografie che evidenziano la diffusione della rumorosità nel Comune derivante da traffico veicolare e ferroviario e dagli insediamenti industriali. Dunque la determinazione della percentuale di popolazione esposta a determinati livelli di rumorosità diurna e notturna per le differenti sorgenti di rumore.
Da quanto emerge, la sorgente di rumorosità prevalente per l’agglomerato pratese, come nella maggior parte delle città, è quella derivante dal traffico veicolare. È questa infatti responsabile dell’esposizione a livelli LDEN superiori a 55dB e per il 93% dell’esposizione a livelli Lnight superiori a 50dB. Come sottolinea lo stesso Comune di Prato, confrontando con la precedente Mappatura Acustica Strategica (si aggiorna ogni 5 anni) si evince che è diminuito il numero di residenti esposti a livelli più elevati per entrambi gli indicatori LDEN ed Lnight per quanto riguarda il traffico veicolare. Un risultato ottenuto anche grazie all’attivazione di zone a traffico limitato e zone con limite 30. Per ridurre la rumorosità è utile anche ricorrere ad asfalti basso-emissivi.