La diagnosi energetica condotta dallo studio SISMA Engineering chiarisce quale sia il fabbisogno energetico di un edificio e come efficientarlo.
Conosciamo a fondo i nostri edifici. Sia che si tratti di abitazioni private, di condomini, di gruppi di edifici, di fondi commerciali o di aziende la diagnosi energetica è una precondizione per qualunque iniziativa concreta di efficientamento energetico. Solo chiarendo dove si concentrano i consumi si possono cogliere le svariate opportunità di efficientamento, una su tutte il recente Superbonus 110%. Con l’audit energetico, infatti, andiamo a indagare il fabbisogno energetico del fabbricato mettendo in luce come venga utilizzata per le attività di riscaldamento, raffreddamento ma anche quali punti sono più critici per la dispersione predisponendo una serie di interventi migliorativi.
Tanto è approfondita la diagnosi energetica, tanto migliori sono i risultati. SISMA Engineering, studio tecnico associato con sede a Prato, è certificato, come prescritto dalla normativa (UNI CEI EN 16247), per gli audit energetici. La nostra diagnosi, che viene consegnata successivamente a ENEA (l’ente incaricato anche dei controlli), del fabbisogno energetico parte da un esame generale dello stato dell’edificio: il contesto urbano dove sorge, la sua storia, interventi e trasformazioni subite. È importante in questa fase, per esempio, evidenziare le zone critiche dell’edificio ovvero quelle che hanno danni, infiltrazioni e che disperdono energia. Successivamente si andranno a studiare i consumi medi dell’edificio consultando anche le bollette. Il passo seguente è la misurazione sul campo per la quale ci avvaliamo di strumentazioni specifiche.
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Il monitoraggio e la rimodulazione dei consumi energetici sono un passo avanti verso uno sviluppo sostenibile. Oltre che un vantaggio in termini di riduzione dei costi, a sostegno dell’efficientamento energetico c’è un impegno del Legislatore sempre più definito e apprezzabile. Sulla scia di una sempre maggiore coscienza ambientale, infatti, dal 2015 le aziende energivore devono redigere la diagnosi che dev’essere rinnovata ogni quattro anni. La sanzione in questo caso è onerosa e va dai 4.000 ai 40.000 euro. L’obbligo di diagnosi energetica sussiste anche per gli edifici pubblici o aperti al pubblico qualora ci siano interventi sugli impianti di riscaldamento e/o sul cappotto termico (purché riguardi almeno il 15% della superficie).